L’ordinamento italiano prevede il divieto dei patti successori, stabilendo all’articolo 458 del Codice Civile che “ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione” sarà nulla. Per tanto, fatta salva qualche eccezione puntuale (come il “patto di famiglia”, per cui l’imprenditore può disporre della propria azienda o delle proprie partecipazioni sociali – e solo di esse – a favore dei suoi discendenti) non è possibile in Italia disporre della propria successione quando ancora si è in vita.
In una parte della Spagna, invece, questa possibilità esiste, e si può rivelare un prezioso ed utile strumento anche per chi, pur non essendo spagnolo, risiede nel Paese, o per chi, pur non vivendo in Spagna, ha genitore o un nonno spagnolo o che ivi risiede.
In particolare, il diritto civile della Galizia prevede la possibilità di realizzare una “eredità in vita” attraverso il cosiddetto “pacto de mejora”. Questa figura giuridica consente ai disponenti di anticipare una parte della propria eredità, garantendo che la loro volontà di distribuzione patrimoniale venga realizzata mentre sono ancora in vita.
In questo modo, non solo si facilita una trasmissione del patrimonio ordinata, ma si evitano anche potenziali conflitti futuri tra eredi, beneficiando direttamente i discendenti che si desidera favorire.
Inoltre, il patto di miglioramento offre significativi vantaggi fiscali, consolidandosi come un’opzione economicamente efficiente per entrambe le parti.
Cos’è il “pacto de mejora” spagnolo? E dove è disciplinato?
Il "pacto de mejora” previsto dell’ordinamento spagnolo è un patto successorio prprio del diritto civile della Galizia (una regione della Spagna), regolato dalla legge spagnola 2/2006, del 14 giugno, sul diritto civile di Galizia (LDGC).
Si tratta di un contratto mediante il quale una persona (“mejorante”) trasferisce determinati beni a uno o più discendenti (“mejorado”) al fine di migliorare la loro posizione successoria. Questo strumento consente al disponente di organizzare, mentre è in vita, una parte del proprio patrimonio ereditario.
A chi è applicabile?
Le parti del patto:
A) il disponente (mejorante):
- può essere qualsiasi persona maggiorenne e con piena capacità di agire (art. 210 LDGC)
- deve risiedere in Galizia o avere lì il proprio domicilio (ossia, possedere la “vecindad gallega”)
B) l’assegnatario (mejorado):
- deve essere un discendente del disponente (figlio, nipote, ecc.)**
- non è necessario che sia un erede legittimario del disponente
- non è richiesto che abbia la propria residenza o domicilio in Galizia
**(Non possono beneficiare del patto di miglioramento gli ascendenti (genitori o nonni), i collaterali (fratelli, cugini, ecc.) né i coniugi).
Oggetto e forma del patto
Cosa può essere trasferito? Il “pacto de mejora” spagnolo consente il trasferimento di beni specifici appartenenti al patrimonio del disponente. Ad esempio:
- immobili
- denaro contante
- attivi finanziari (es. azioni)
- diritti specifici (es. crediti), a condizione che siano chiaramente identificati nell’atto notarile
Requisiti formali: la stipula di questo patto successorio richiede il rispetto delle formalità previste dalla legge spagnola, tra cui la redazione in atto pubblico notarile (art. 211 LDGC).
Conseguenze e vantaggi del “pacto de mejora”
Tra le principali conseguenze giuridiche, vi sono:
(a) per il disponente:
- permette una gestione ordinata del patrimonio, riducendo il rischio di conflitti successori
- il disponente può riservarsi determinati diritti sui beni trasferiti, come l’usufrutto, purché sia previsto espressamente nel patto
(b) per l’assegnatario:
- riceve il bene come miglioramento della propria posizione successoria, acquisendone la proprietà
- se l’assegnatario è un erede forzoso del disponente, quanto ricevuto a titolo di patto successorio sarà computato nella legittima, ma non comprometterà la sua qualità di erede legittimario rispetto al disponente
Vantaggi fiscali: uno dei principali incentivi del “pacto de mejora” galiziano è il regime fiscale favorevole. Infatti, sebbene sia stipulato durante la vita del disponente, il patto è considerato, ai fini fiscali, un negozio mortis causa, soggetto all’imposta di successioni spagnola. In particolare:
- se il valore dei beni è inferiore a 1.000.000 di euro, non si applica alcuna imposta sulle successioni, per cui non si dovrà pagare nulla
- se il valore supera 1.000.000 di euro, l’imposta è dovuta solo sull’importo eccedente (ad esempio, per un valore di 1.030.000 euro, si tributerà solo sui 30.000 euro.
(Sono inoltre previste ulteriori agevolazioni fiscali, in particolare quando il bene trasferito riguarda una abitazione principale, una azienda agricola o un’attività familiare.)
Conclusione
Il “pacto de mejora” costituisce uno strumento essenziale per la pianificazione patrimoniale in Galizia. La sua flessibilità, i vantaggi fiscali e l’adattabilità alle esigenze dei disponenti e degli eredi lo rendono una soluzione interessante per organizzare la successione in modo efficiente.
Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente il rispetto della legittima degli eredi forzosi esclusi dal patto, nonché le eventuali limitazioni imposte dalla legge spagnola e dal diritto civile galiziano.
Per questo motivo, è imprescindibile determinare la convenienza e l’idoneità del patto di miglioramento caso per caso.