La Galizia, regione situata nel nord-ovest della Spagna, vanta una lunga tradizione agroalimentare grazie a un territorio ricco e variegato di risorse naturali. La sua gastronomia si basa su prodotti di alta qualità, provenienti sia dal mare che dalla terra, il che ha reso la comunità galiziana un punto di riferimento nel settore alimentare nazionale ed internazionale.
Tuttavia, i cambi normativi a livello dell'Unione Europea e l’evoluzione del mercato hanno reso necessario aggiornare il quadro normativo sulla qualità alimentare della regione spagnola.
In questo contesto, il Parlamento della Galizia ha approvato la Legge 1/2024, dell’11 gennaio, sulla qualità alimentare della Galizia, il cui obiettivo principale è garantire la sicurezza e l’eccellenza dei prodotti alimentari elaborati e commercializzati nel territorio galiziano.
La nuova norma sostituisce la precedente Legge 2/2005, modernizzando i meccanismi di controllo e introducendo nuove esigenze in termini di tracciabilità, etichettatura e certificazione, in linea con la normativa europea vigente in materia. Inoltre, pone un’enfasi particolare sulla tutela dei prodotti a denominazione di origine protetta (DOP), indicazione geografica protetta (IGP), produzione biologica e artigianato alimentare.
Perché questa nuova legge spagnola è importante per un operatore alimentare o un consumatore italiano?
Questa normativa interessa le imprese italiane del settore agroalimentare che esportano o importano in Spagna, o che partecipano a regimi di qualità riconosciuti (DOP, IGP, biologico, ecc.).
Allo stesso tempo, è utile per i consumatori italiani residenti o in visita in Galizia, che desiderano maggiori garanzie sulla qualità e l’autenticità dei prodotti alimentari che acquistano.
In questo articolo ti spieghiamo gli aspetti più rilevanti della legge, così come i suoi effetti sui cittadini e sui produttori.
AMBITO DI APPLICAZIONE ED OBIETTIVI DELLA NUOVA LEGGE
La Legge galiziana 1/2024 regola tutti gli aspetti relativi alla qualità alimentare in Galizia, dalla produzione e trasformazione dei prodotti fino alla loro commercializzazione.
Il suo scopo è duplice: da un lato, proteggere i consumatori garantendo alimenti sicuri e autentici; dall’altro, sostenere i produttori che puntano sulla qualità e sulla differenziazione dei loro prodotti (art.1), promuovendo una produzione sostenibile e di alto livello.
A chi si applica?
Le disposizioni della nuova legge spagnola si applicano a tutte le attività del settore agroalimentare realizzate in Galizia. In partcilare, secondo quanto previsto dall’articolo 2 della legge, rientrano nel campo di applicazione le seguenti attività:
- produzione
- trasformazione
- confezionamento
- trasporto
- conservazione
- commercializzazione
dei prodotti alimentari e degli elementi destinati alla produzione e commercializzazione nel settore agroalimentare.
* Pertanto, la legge si applica anche alle imprese italiane che operano in Galizia o che collaborano con operatori galiziani nelle fasi sopra indicate, rendendone fondamentale la conoscenza per chiunque sia coinvolto in attività agroalimentari nel territorio galiziano.
Tra gli obiettivi principali della nuova normativa alimentare galiziana si evidenziano (art.3):
- garantire la qualità e la sicurezza alimentare, assicurando la conformità dei prodotti alle normative vigenti;
- combattere le frodi alimentari, introducendo controlli più rigorosi nella produzione e commercializzazione;
- promuovere l’unità del mercato e la competitività;
- tutelare e promuovere i prodotti con marchio di qualità, come DOP, IGP e biologici;
- disciplinare i consigli di regolamentazione, responsabili della supervisione delle certificazioni di qualità;
- migliorare il sistema di ispezioni e sanzioni, con un regime più severo per i trasgressori.
IL CONTROLLO DI QUALITÀ E LA TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI
Uno dei pilastri fondamentali della nuova legge regionale spangola è la tracciabilità dei prodotti. A tal fine, ogni operatore alimentare deve implementare un sistema interno di autocontrollo che consenta di monitorare le proprie attività e controllare la qualità dei prodotti (art.17).
In particolare, le principali obbligazioni in materia di qualità e tracciabilità previste dalla legge includono:
- l’obbligo di fornire informazioni alimentari chiare e visibili sui prodotti per i consumatori (art.21);
- mantenere un sistema aggiornato di registro dei prodotti, delle materie prime e dei processi produttivi (art.22). I registri relativi alla qualità dovranno essere conservati per almeno sei anni;
- il ritiro dal mercato, in modo rapido, dei prodotti non conformi, con l’obbligo di identificare chiaramente la loro destinazione finale (art.17.5);
- la possibilità di aderire volontariamente a un sistema di certificazione della sostenibilità agroalimentare, che comporta controlli e valutazioni per garantire l'uso di pratiche responsabili dal punto di vista ambientale e sociale (art.27).
LA TUTELA DEI PRODOTTI CON MARCHIO DI QUALITÀ
La nuova normativa identifica i prodotti “a qualità differenziata” e ne rafforza la protezione, implementando un sistema efficace per il loro riconoscimento (art.32) e stabilendo un quadro più rigoroso per evitare contraffazioni o usi impropri delle relative etichette.
In particolare, vengono regolamentate le seguenti figure:
- denominazioni geografiche di qualità: DOP (denominazione di origne protetta) e IGP (identificazione geografica protetta);
- produzione biologica;
- artigianato alimentare, con requisiti più stringenti per l’uso della qualifica “artigianale” e la registrazione presso il Registro dell’Artigianato Alimentare (gestito dall’Agenzia Galiziana della Qualità Alimentare);
- specialità tradizionali garantite (STG): saranno considerati tradizionali quei prodotti che sono realizzati o commercializzati da almeno 30 anni e che rispettano i criteri stabiliti dalla normativa UE;
- i marchi di garanzia promossi dall’amministrazione per certificare prodotti di alta qualità della Galizia, con specifici sistemi di controllo (art.44 e seguenti);
- altri regimi pubblici di qualità differenziata secondo le normative UE, statali o della Comunità Autonoma della Galizia.
ISPEZIONI E REGIME SANZIONATORIO
Per garantire il rispetto della normativa, la legge galiziana introduce un sistema di ispezioni più severo. In particolare, il Titolo VII regola l’ispezione alimentare, specificando che le autorità potranno effettuare controlli periodici, ispezioni e analisi dei prodotti.
Inoltre, in caso di indizi evidenti di infrazione, potranno essere adottate misure cautelari e preventive (art.96 e ss.).
La legge prevede anche un sistema sanzionatorio specifico in materia di qualità alimentare, affidando il relativo potere sanzionatorio all’Amministrazione della Galizia e distinguendo tra tre categorie di infrazioni (art.103):
A) lievi, tra cui:
- violazioni relative agli obblighi di registrazione;
- inadempimenti relativi al sistema di ritiro dei prodotti;
- violazioni di misure cautelari;
? soggette a sanzioni economiche di lieve entità.
B) gravi, tra cui:
- esercizio di attività alimentari senza la relativa autorizzazione;
- omissioni o inesattezze nelle informazioni presenti in etichetta;
- applicazione di procedimenti o trattamenti del prodotto non autorizzati;
- mancata disponibilità della documentazione durante un’ispezione;
? comportano sanzioni pecuniarie rilevanti e possibili limitazioni commerciali
C) molto gravi, tra cui:
- rifiuto di sottoporsi all’ispezione;
- contraffazione di prodotti alimentari;
- uso non autorizzato di denominazioni DOP, IGP, ecc.;
- commercializzazione di prodotti falsificati;
? punite con sanzioni elevate (fino a 3 milioni di euro) e, nei casi di frode o recidiva, con la sospensione dell’attività.
IMPATTO DELLA NUOVA LEGGE ALIMENTARE SUI PRODUTTORI E I CONSUMATORI
L’applicazione di questa legge ha un impatto significativo sia per i consumatori che per i produttori del settore agroalimentare in Galizia (e per chi commercializza con essa).
Per i consumatori, la nuova normativa offre maggiori garanzie sui prodotti acquistati, riduce il rischio di frodi alimentari e garantisce che i prodotti etichettati come DOP, IGP o biologici rispettino davvero gli standard richiesti. Inoltre, promuove la sostenibilità e la trasparenza nella commercializzazione.
Per i produttori galiziani (e per quelli europei che esportano in Galizia), la legge comporta un aumento dei controlli e delle richieste amministrative. Sebbene ciò implichi uno sforzo aggiuntivo in termini di documentazione e certificazioni, rappresenta anche un’opportunità per chi punta sulla qualità, grazie a una maggiore tutela contro la concorrenza sleale e le frodi.
In definitiva, la Legge 1/2024, dell’11 gennaio, sulla qualità alimentare della Galizia rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione del settore agroalimentare regionale. Nonostante alcune sfide, questa normativa può contribuire a consolidare la Galizia come riferimento nella qualità alimentare, promuovendo una produzione più sostenibile e competitiva ed incentivando le imprese italiane ad operare nel settore agrolimentare spagnolo. La qualità alimentare non rappresenta solo una garanzia di salute e sicurezza, ma anche un’opportunità di sviluppo economico per la comunità autonoma galiziana e per le aziende straniere che decidono di investirvi.